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Prodi: sulla libertà di stampa in Sudan il presidente Bashir ha mantenuto la promessa

[1]Dal Sudan Tribune [2] del 7 ottobre 2009

6 ottobre 2009 (Khartoum) – Oggi il presidente sudanese Omer Hassan Al-Bashir ha ricevuto una telefonata dall’ex Primo Ministro italiano Romano Prodi.

L’agenzia di stampa ufficiale sudanese (SUNA) ha detto che Prodi si congratula con Bashir per la sua recente decisione di revocare la censura preventiva sulla stampa.

Bashir ha ordinato di interrompere la procedura che autorizza gli ufficiali dei Servizi segreti e della sicurezza nazionale (NISS) a leggere sistematicamente i giornali prima che vengano mandati in stampa rimuovendo il materiale che ritengono politicamente inappropriato.

Il presidente sudanese ha aggiunto che, nonostante l’eliminazione della procedura, i direttori responsabili delle testate sono comunque tenuti a non superare ciò che ha descritto come la “linea rossa”.

Prodi ha detto a Bashir che questo passo corrisponde a ciò che egli gli aveva promesso durante la sua visita a Khartoum un mese fa. Visita dedicata alla valutazione dell’impegno sudanese per la trasformazione democratica, alla preparazione di elezioni libere che si dovrebbero tenere nell’aprile del prossimo anno e alla diffusione delle libertà fondamentali che consentiranno a tutte le forze politiche di competere alla pari nelle imminenti elezioni.

L’agenzia di stampa non ha precisato in quale veste Prodi stava telefonando se non per sottolineare che si tratta dell’ex primo ministro italiano ed ex-presidente della Commissione europea.

Prodi ha compiuto una visita a Khartoum ai primi di settembre 2009, durante la quale il Presidente della Fondazione per la Collaborazione fra i Popoli si è incontrato con Bashir.

Nell’occasione, il sito web della Fondazione ha segnalato che Prodi durante la visita ha avuto una “lunga” discussione [3] con il capo di Stato sudanese.

“Sono stato informato sulla situazione in Sudan in termini di democrazia e pace. La conversazione con il Presidente Bashir è stata approfondita e aperta, abbiamo discusso di questioni quali la preparazione delle elezioni politiche, il referendum per l’autodeterminazione del Sud Sudan, il mantenimento della pace e l’assistenza umanitaria in Darfur.

Ho raccomandato che ulteriori miglioramenti devono essere compiuti a proposito della libertà di stampa, sulla trasparenza delle elezioni e sulla sicurezza delle attività delle ONG in Darfur “, ha aggiunto.