Prodi: “Fondamentale instaurare rapporti con l’Africa”
L’ex premier in Sala Tricolore con le delegazione di 25 Paesi del Vecchio continente. Il sindaco Vecchi: “Fare di Reggio Emilia un punto di riferimento permanente, rendendo la città sede di una Commissione paritetica”
Articolo su La Gazzetta di Reggio del 14 aprile 2015
REGGIO EMILIA. E’ emerso un interesse forte e condiviso, da parte delle delegazioni diplomatiche di 25 Paesi dell’Africa riunite stamattina in Sala del Tricolore, a realizzare quanto proposto dal sindaco Luca Vecchi: “Fare di Reggio Emilia – ha detto il primo cittadino – un punto di riferimento permanente dell’Africa in Italia, rendendo la città sede di una Commissione paritetica, a cui prendano parte rappresentanze del Corpo diplomatico africano in Italia, al fine di verificare periodicamente (incontri annuali o biennali, ndr) lo stato delle relazioni, a cominciare da quelle economiche e politiche, con l’Africa, con i suoi singoli Paesi e soprattutto con il continente nella sua unitarietà”.
“Per Reggio Emilia, che è una città con una forte proiezione internazionale e una spiccata attenzione al dialogo interculturale e interreligioso – ha aggiunto il sindaco Vecchi – questi incontri possono essere una rilevante opportunità di confronto, di progettazione comune e di scambio culturale, sociale e commerciale, a partire dalle competenze distintive del territorio”.
All’incontro internazionale è intervenuto il professor Romano Prodi, quale presidente della Fondazione per la collaborazione tra i Popoli, che fra l’altro ha sottolineato: “L’Africa è soggetta a una frammentazione complicata, che si traduce anche in conflittualità, al suo interno e nei rapporti con l’esterno. Una iniziativa che unisce, un lavoro collettivo come quello proposto dal sindaco, è quindi di estrema utilità, sia per l’economia, sia per la politica. Ben vengano incontri che non siano solo di conoscenza reciproca, e che coinvolgano anche gli operatori economici”. Per il presidente Prodi, è altresì importante, proprio per contribuire a superare la frammentarietà dei rapporti, che l’approccio all’Africa sia “nell’ottica di un processo di cooperazione a livello continentale, non nazionale, per poter essere più fruttuoso”.
L’incontro in Sala del Tricolore è avvenuto nell’ambito del primo incontro-visita fuori Roma del Corpo diplomatico africano in Italia: per questa iniziativa, è stata scelta Reggio Emilia, a testimonianza della particolare relazione, sin dagli anni Sessanta del secolo scorso, della città emiliana con l’Africa. Una relazione ulteriormente consolidata dagli scambi internazionali generati dal Expo 2015.
I 25 Paesi rappresentati da ambasciatori e altri diplomatici, nella storica Sala civica di Reggio, erano: Algeria, Angola, Burkina Faso, Camerun, Capo Verde, Congo, Eritrea, Etiopia, Gabon, Guinea, Guinea Equatoriale, Mauritania, Mozambico, Nigeria, Somalia, Sudafrica, Sudan, Uganda, Zambia, Zimbabwe, Costa d’Avorio, Kenya, Liberia, Sud Sudan e Marocco.
Al seminario, insieme con l’assessore alla Città internazionale del Comune di Reggio Emilia Serena Foracchia, erano presenti Stefano Landi presidente della Camera di commercio di Reggio Emilia, il decano del Corpo diplomatico africano in Italia Kamara Dekamo Mamadou, Raffaele De Lutio del ministero per gli Affari esteri italiano, Paolo Sannella presidente del Centro di relazioni con l’Africa e portavoce del progetto Reggio chiama Africa, Franco Mazza presidente della Fondazione solidarietà reggiana. Nel pomeriggio, dopo la visita al Centro internazionale dell’infanzia Loris Malaguzzi con la presidente dell’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia Claudia Giudici, le delegazioni africane hanno visitato il Tecnopolo di Reggio Emilia, dove sono stati loro presentati il progetto Reggio Emilia per Expo 2015 e le opportunità che il territorio offre nei settori Agricoltura, Alimentazione e Ambiente da parte dello stesso assessore Foracchia, da Sergio Ferrari prorettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Aimone Storchi per la fondazione Reggio Emilia Innovazione, Giuseppe Veneri presidente di Crpa e alcuni rappresentanti del mondo economico.
L’INTERVENTO DI ROMANO PRODI. “Se è ancora azzardato parlare di un rinascimento dell’Africa, perché la povertà è ancora dominante, è però evidente un nuovo fermento nel continente africano, da una decina d’anni a questa parte”, ha detto Romano Prodi, che ha approfondito le diverse tematiche del continente africano, fra l’altro quale presidente del Gruppo di lavoro Onu-Unione africana sulle missioni di peacekeeping in Africa.
“Anche se siamo ancora agli inizi, in Africa siamo di fronte a una ripresa economica significativa e inaspettata, che sta dando energia al continente e sulla quale dobbiamo investire – ha proseguito Prodi – A oggi la situazione interna è ancora frammentata e l’unità africana è un esito ancor lento da perseguire, sia nei rapporti politici che in quelli economici. L’idea di avere insieme qui riuniti gli ambasciatori di tanti Paesi africani, in un momento in cui si fa il punto sui rapporti tra il nostro Paese e l’Africa, e si radunano imprenditori interessati ad investire nel continente, è a mio avviso di estrema utilità per i nostri rapporti sia politici che economici. Ritengo che l’idea di creare un punto di riferimento, che non sia a livello di singolo Paese, ma guardi a un’ottica più globale sull’Africa, è estremamente utile e importante. Questo lavoro collettivo può rappresentare uno strumento fondamentale per costruire un futuro comune ed è utile per il dialogo, elemento sempre più importante”, anche in tema anche di immigrazione e di contrasto al terrorismo.